Queste sono le lettere che Loredana scrive ai genitori adottivi per aggiornarli sull’andamento del progetto e sulla vita dei loro bambini.
Pozzolengo 16 marzo 2024
Buongiorno a tutti cari amici,
ancora una volta benvenuti in India, nel mondo dei nostri bambini, fatto di abbracci e di sorrisi spensierati, di gesti semplici di affetto e riconoscenza. Sono tornata da poco dall’India, dove ho trascorso un mese alternando la permanenza alla Smiling con le visite nei vari villaggi per incontrare i bambini che vivono con le loro famiglie. Ero stata un mese anche lo scorso novembre.
È sempre difficile per me trovare le parole senza cadere nella nostalgia del tempo passato con i bambini, nella retorica o nelle frasi già sentite troppe volte durante questi anni. Ma vorrei raccontarvi subito quello che, grazie a voi, abbiamo realizzato durante la mia permanenza.
Innanzitutto una grande notizia: è stato completato il progetto di ristrutturazione della casa.
La Smiling Children’s Home è stata costruita nel 2002 e ultimamente stava diventando inospitale e pericolosa e aveva bisogno di una seria ristrutturazione, non solo per assicurare ai ragazzi/e un ambiente che infondesse sicurezza e senso di appartenenza, ma anche per superare l’annuale controllo dell’ispezione governativa e continuare ad avere il permesso di gestire l’orfanotrofio.
Per due mesi ho convissuto con muratori, idraulici e fabbri, e prima di partire, ho avuto la grande soddisfazione di vedere i lavori finiti: le camerate e i bagni dei ragazzi, i bagni delle ragazze e quelli dei bambini piccoli, gli scarichi fognari, la tinteggiatura di tutte le pareti interne ed esterne, la sostituzione delle cisterne. Ogni settimana l’impresario mi presentava un nuovo conto, per un totale di 27.600 euro, ma alla fine siamo riusciti a pagare tutto fino all’ultimo centesimo!!
Ma non è tutto: il ministero dell’Interno del governo Modi da qualche anno sta rifiutando di rinnovare la licenza a molte associazioni umanitarie che, come la nostra, riceve fondi dall’estero.
Il motivo? Le ragioni sono molteplici e complesse ma, semplificando, posso dirvi che sono fondamentalmente queste: il presidente Modi, che aspira a un’India ricca, potente e tecnologicamente avanzata si rifiuta di credere che esista la povertà e non accetta che il mondo gli mandi aiuti.
E poi c’è la questione religiosa: Modi, fanatico induista, non vede di buon occhio le associazioni religiose e spesso nega loro la licenza FCRA (Foreign Contribution Regulation Act, la legge che regolamenta i contributi esteri in India). La versione ufficiale è «irregolarità nella contabilità»: ma il motivo vero è che, se una scuola di una minoranza religiosa offre istruzione o lavoro gratuiti a una persona bisognosa, i suoi responsabili potranno essere accusati di tentata conversione. Pensate che, per un certo periodo, è stato negato perfino alle suore di madre Teresa di ricevere finanziamenti dall’estero (azione poi revocata a causa delle proteste a livello mondiale).
Infine c’è il sistema delle “caste”, che obbliga una persona nata povera a rimanere povera per tutta la vita: associazioni come la nostra, che attraverso lo studio aiutano le persone povere a emanciparsi, in qualche modo sono viste come “sovvertitori dell’ordine costituito”.
Dopo l’ultima ispezione della commissione governativa alla Smiling Children’s Home, che ha constatato la correttezza della contabilità e la ristrutturazione dell’edificio, in cui i ragazzi vivono serenamente e in buone condizioni igieniche,
ci è stata concessa la licenza e prorogata fino al 2028!
Grazie all’aiuto di tutti voi, genitori adottivi, sostenitori e membri dell’associazione.
I ragazzi e le ragazze hanno ricevuto le pagelle del penultimo periodo scolastico (il mese prossimo riceveranno quelle finali prima delle vacanze estive, verso la fine di aprile) e hanno fatto a gara per mostrarmele: le ho controllate tutte e ho constatato con orgoglio che tutti hanno superato la media dei voti, con alcune punte di eccellenza.
Per festeggiare l’8 marzo, che anche qui in India celebra la giornata internazionale della Donna, ho accompagnato le ragazze a cena fuori, in un ristorante in città: nessuna di loro aveva mai messo piede in un bar, figuriamoci in un ristorante! Impossibile descrivervi la loro espressione sbalordita quando siamo entrate nel locale, e letteralmente impietrita nel momento di ordinare al cameriere, al punto che ho dovuto scuoterle per risvegliarle da quello che per loro sembrava un sogno. La cena è terminata felicemente con un bel gelato e canti a squarciagola sul bus che ci ha riportato a casa. Non sappiamo cosa riserverà il futuro alle nostre ragazze, ma il ricordo di momenti come questo non glielo ruberà nessuno.
Abbiamo celebrato la 4^ edizione della Borsa di Studio con una bella festa durante la quale abbiamo premiato gli studenti migliori di ogni classe.
Come ogni anno abbiamo accompagnato i bambini a trascorrere una giornata al mare sul golfo del Bengala e, novità di quest’anno, abbiamo organizzato un pic nic a Bhavani island, una grande isola sul fiume Krishna, che abbiamo raggiunto dopo un breve tragitto in battello. E’ un luogo meraviglioso ricco di mangrovie, giardini ben curati con un parco di dinosauri robotici e tanti giochi con cui i bambini si sono divertiti da matti. E guardandoli librarsi nell’aria sull’altalena, pensavo che ogni bimbo ha diritto a un’infanzia spensierata, a un “giro” sull’altalena ridendo e guardando al futuro con fiducia e felicità. |
Sono andata a trovare i bambini che vivono nelle loro case nei vari villaggi circostanti e durante queste visite alle famiglie abbiamo portato un po' di cibo, vestiti, materiale scolastico e le quote che servono per pagare le tasse scolastiche. E mi colpisce sempre profondamente il sorriso e la gratitudine con cui mi accolgono queste persone che non possiedono quasi nulla e si trovano ad affrontare situazioni di grande sofferenza.
Per tutto questo vorrei ringraziarvi tantissimo e mi preme ricordarvi che il vostro sostegno è molto
importante per noi, perché dalle vostre scelte dipende la nostra possibilità di aiutare i bambini, non solo nello sfamarli, vestirli e riscattarli da una condizione senza prospettive ma soprattutto perché possano accedere tutti alle stesse opportunità.
L’India continua ad essere una tra le economie in più rapida ascesa nel mondo, ma anche uno tra i paesi dalle diseguaglianze più accentuate.
La crescita non è distribuita in modo omogeneo: l’India è sbarcata sulla luna, ma centinaia di milioni di persone ancora vivono in povertà. Su un giornale locale ho letto che sette indiani su dieci sfamano la propria famiglia con meno di due dollari al giorno, mentre un’altra grande fetta non può permettersi neanche quelli.
Mi sono sempre chiesta perché le coordinate geografiche del luogo in cui nasci influiscano così tanto sui tuoi diritti ed al perché le aspirazioni dei bambini non possano essere le stesse per tutti.
Noi volontari di LANKAMA la risposta a queste domande non l’abbiamo, ma ci battiamo con determinazione per essere, insieme a tutti voi, l’albero forte e radicato che regge l’altalena di ognuno dei nostri bambini e può dare a chi è “invisibile” le stesse opportunità di chi è più fortunato
Vi ringrazio cari amici per tutto quello che state facendo: continuate ad aiutarci!
E con questa immagine, con il cuore dei nostri bambini, vi lascio e chiudo con l’augurio a voi e alle vostre famiglie di una Pasqua il più possibile serenaVi abbraccio tutti